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La proposta del Workshop è quella di realizzare un centro d’accoglienza per donne, che sia anche punto d’informazione, luogo della socialità, dell’educazione e ricovero temporaneo. Il progetto nasce come risposta ad una serie di necessità che derivano dalla natura del luogo e nulla, se non il muro centrale, crea forme che vadano oltre la pura funzionalità. All’ ingresso troneggia un muro che rompe il forte vento proveniente da nord-ovest e ripara il piccolo villaggio. La vista è indirizzata al centro da due edifici in terra cruda, rialzati su di un basamento per evitare fastidiosi allagamenti durante la stagione delle piogge. Qui cresce un albero dalla maestosa chioma, zona di ombra e di riposo, di sosta e di aggregazione. Sotto l’albero si trova un muro, che nasce dalla terra dei mattoni di cui è formato e diventa, sotto l’ombra, seduta per l’aggragazione; poi esso si trasforma in soglia per accedere alla zona coltivata e, di seguito, in sostegno per la tettoia, che raccoglie l’acqua piovana e la convoglia in una cisterna. 

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